Spaziaria
Sono filosofa, e ne sono felice.
Niente mi ha insegnato sull’essere umano più della filosofia e la sua capacità di scardinare tutto quello che pensiamo di sapere su di noi, umani sapiens sapiens. Da sempre la mia domanda è stata urgente: quel senso di mancanza che agita la nostra specie, da dove viene? La nostalgia che muove le nostre azioni, il senso di spaesamento che spesso proviamo nella vita, è necessario?
Ho dedicato quindici anni alla ricerca sul senso dell’abitare degli esseri umani su questa terra. Sto ancora viaggiando e imparando e continuerò a farlo. La mia ricerca è stata squisitamente filosofica all’inizio, per poi aprirsi all’interdisciplinarietà. Passo passo, la filosofia si è intrecciata con l’antropologia culturale, la psicologia, le neuroscienze, fino a tornare poi alla mia prima radice: l’arte, la bellezza, quel luogo in cui per tutto il viaggio ritrovavo puntualmente significato e sollievo. Così, sono tornata all’architettura, che tra le arti è quella più istintiva e fondativa per i nostri bisogni vitali di Sapiens.
Dove siete diretti? Sempre verso casa
Novalis
Nel corso delle mie peregrinazioni ho fatto esperienze straordinarie che mi hanno permesso di mettere i miei talenti al servizio delle persone e non solo dell’accademia. Per me ogni pensiero parte da qualche esperienza pratica e lì deve tornare, per arricchirla e trasformarla. Così il bagaglio di competenze che ho confezionato in dieci anni di pratica come facilitatrice del dialogo, coach e comunicatrice non-violenta (CNV) è confluito nei servizi che offro alle persone che decidono di mettersi in cammino con me.
Ormai è chiaro, non sono una tecnica: non sono architetta e non pretendo, né voglio esserlo. Io non progetto tecnicamente gli edifici. Io voglio dare forma ai luoghi con chi i luoghi li abita e li vive, partendo dalla soggettività. E quando parlo di soggettività parlo di relazione: fulcro del mio lavoro è la relazione tra essere umano e spazio. Non lavoro su di te e sullo spazio, ma sul vostro peculiare modo di stare insieme e di corrispondervi. Modo che è anzitutto corporeo e radicato nel movimento.
Progetto dai corpi, dalla loro relazione. Ti accompagno a immaginare come questa relazione può cambiare, evolversi, e portarti un maggior benessere. Ti guido in un viaggio la cui direzione è infinitamente molteplice e insieme semplice: casa. Casa è quel luogo dove…questo sarai tu a potermelo raccontare e da lì partiremo, mettendo in azione le tue immagini.
Lavoro sul campo.
Sono una mediatrice, lavoro con i corpi (umani e architettonici) e per questo non posso lavorare interamente a distanza. Per me è fondamentale percepire i luoghi, sentire le atmosfere, e vederti in azione nel tuo habitat. Per questo in ogni servizio che offro il lavoro sul campo, insieme, è imprescindibile. La mia base è alle porte di Milano, ma ti raggiungo. Ogni servizio è strutturato su questa parte, ma comprende poi diversi momenti di preparazione e restituzione anche online.
Ho la pelle sottile, sono altamente sensibile. La sensibilità l'abbiamo tutti, ancora più se la coltiviamo. Io sono una persona altamente sensibile (PAS o, in inglese, HSP), ciò significa che sento intensamente, come una cassa di risonanza; e in più coltivo questa mia qualità. Questo vale per percezioni sensoriali, propriocezione, emozioni e, importantissimo per il mio lavoro, le atmosfere dei luoghi e l’immaginario altrui. Cosa significa per te? Che posso guidarti con chiarezza nelle tue percezioni, e sostenerti con consapevolezza nella crescita e trasformazione che desideri. Ma non fidarti solo di me, leggi come queste caratteristiche hanno avuto un impatto sulle persone con cui ho lavorato.